RIQUALIFICAZIONE AREA A VERDE GIARDINO CASCINA TRE FONTANILI, VIMODRONE, MILANO 2017
con E.Caravatti, R. Miccoli, E. Verri
Il progetto rientra nell’ambito degli studi di riqualificazione coordinati da Città metropolitana finalizzati a superare le emergenze e costruire nuovi spazi di coesione e di accoglienza. Si pone quale intervento all’interno della più ampia “Riqualificazione urbana e territoriale degli ambiti delle stazioni M2 lungo l’asta della Martesana”.
Il progetto interviene su quattro ambiti tematici.
Per l’ingresso sud su via Dante si propone una ridefinizione dimensionale, allargando la zona di accesso, e la ridefinizione del cancello di ingresso carraio e pedonale che contribuirà a migliorare la visibilità dell’intervento anche con una grafica murale integrata.
Per l’accesso nord dal Naviglio Martesana, si prevede di mimetizzare l’impatto paesistico del muro di confine a nord, attraverso un riporto di terreno un morbido piano inclinato su cui si innesta il collegamento ciclabile che si addossa al muro in cemento, annullandolo visivamente.
Per il giardino la cui elevata superficie spinge il progetto ad una semplificazione di segni e di materiali, un rigoroso programma di priorità, suggerisce di razionalizzare le superfici pavimentate in ragione di un più sintetico disegno dei percorsi e l’individuazione di stanze tematiche.
Attraverso un ridisegno complessivo che punti ad evidenziare i luoghi dello stare e sulla sua capacità di accogliere le persone attratte dai diversi caratteri degli ambiti individuati, si vuole realizzare uno spazio in grado di rispondere in maniera flessibile alle diverse esigenze funzionali; sia una festa con eventi, che una frequentazione solitaria e quotidiana, o proporsi come attrazione per utenze provenienti dalla settimanale gita sulla Martesana, come luogo di ombra e tranquillità.
il volume del bar ed il pergolato viene posizionato come punto di arrivo e testa della spina edificata esistente che parte da via Dante. L’obiettivo è di massima integrazione con le volumetrie esistenti, e di posizionarsi lì dove più facile intercettare sia i flussi dalla Martesana, che il pubblico dalla piazza su via Dante (alunni e genitori delle scuole) oltre gli utenti della vicina stazione M2, che di essere in grado di funzionare anche in occasione di eventi temporanei. Si caratterizza per alcune scelte, dettate da economie di budget, facilità realizzativa e manutentiva.
Considerando il vincolo paesaggistico, il volume utilizza come materiale il legno e leggere strutture in metallo sulle quali potranno crescere elementi vegetali per facilitare l’ombreggiamento. Utilizza una metrica strutturale leggibile anche come passo per il leggero pergolato che si protende verso il parco.
La sequenza si chiude trasformando l’ultimo portale in supporto per una altalena, ideale riferimento e suggestione allo sguardo del parco verso il Naviglio.