CONCORSO DI PROGETTAZIONE A PROCEDURA APERTA IN UNICO GRADO “COMPLESSO MACHIAVELLI”, FERRARA, 2017, 1° PREMIO
con P. e L. Luconi, A. Gerosa
Il progetto intende fornire precise risposte agli obiettivi ed ai bisogni espressi dall’Ente Banditore proponendo un edificio che si inserisca nel contesto esistente, universitario e cittadino, con la duplice ambizione di affermare il carattere e l’identità della funzione universitaria e stabilire un rapporto con il contesto culturale della città senza rinunciare a testimoniare la contemporaneità dell’intervento. A questo proposito la lettura del contesto non è stata tanto condotta per individuare riferimenti che potessero condurre ad una mimesi formale, quanto finalizzata a cogliere peculiarità e potenzialità, aspetti qualitativi da valorizzare e punti di debolezza da risolvere o mitigare. L’area assegnata per l’intervento offre innanzitutto l’opportunità di valorizzare il sistema delle aree esterne in prossimità dell’accesso al Complesso Universitario da Via Machiavelli e dell’ingresso principale alle strutture esistenti attualmente prive di qualità. Il perimetro entro cui collocare il sedime del nuovo edificio risulta estremamente visibile sia dall’accesso principale al Complesso che dall’ingresso principale all’edificio esistente i cui ambiti esterni sono in parte compromessi dalla presenza di alcuni parcheggi.
Le scelte iniziali del progetto consistono pertanto:
- nel rendere immediatamente visibile l’accesso alla nuova struttura universitaria dall’ingresso principale al Complesso (su Via Machiavelli) e dall’ingresso alla hall dell’edificio esistente;
- nello stabilire una chiara gerarchia per le aree esterne spostando di pochi metri i posti auto esistenti sul fronte nord dell’edificio esistente, in prossimità dell’ingresso, per individuarli con il resto dei posti auto esistenti sul fronte ovest del complesso.
Queste prime decisioni permettono di assegnare una differente valenza e ruolo alle aree esterne esistenti: quelle sul fronte nord del complesso, in prossimità dell’accesso da Via Machiavelli, dell’ingresso al nuovo edificio ed a quello esistente, assumono il significato e la veste di spazi di relazione; quelle sul fronte ovest del complesso si connotano con maggior chiarezza come spazi di servizio e distribuzione. Le aree di relazione si arricchiscono quindi di una nuova pavimentazione, di elementi di arredo urbano, di aree verdi attrezzate, di un disegno complessivo che individua i parcheggi per le biciclette ed organizza con chiarezza i percorsi di accesso alle strutture universitarie.
Il passo successivo consiste nell’individuare gli elementi di qualità che l’area offre e, al contempo, i punti di debolezza. I muri di confine esistenti in mattoni evocano la tradizione costruttiva ed il carattere storico della città; la loro presenza, unitamente a quella delle aree verdi e delle essenze arboree che li lambiscono, costituisce senza dubbio un elemento di qualità nel paesaggio piuttosto “artificiale” del complesso che il progetto intende riscattare. Tra le debolezze, oltre alla questione già accennata della qualità dell’area esterna di ingresso, si annovera anche l’estranea presenza, quasi incombente, dell’edificio residenziale a confine in prossimità dell’ingresso.
Il progetto risolve queste tematiche ideando un edificio estremamente compatto, di un solo livello fuori terra che lascia ampio spazio attorno a sé da dedicare all’organizzazione degli spazi aperti con maggiore potenzialità.
L’edificio è caratterizzato da un volume mono-materico con un ampio “vuoto” centrale corrispondente all’atrio centrale, passante e trasparente, che integra l’ingresso principale e si rivolge al giardino interno.
Esso svolge un’importante funzione nella strategia di identificazione delle funzioni, delle categorie di utenza, della razionalità e semplicità di fruizione degli spazi. L’atrio infatti separa nettamente lo spazio dedicato alle aule, protetto dai possibili disturbi arrecati dalle aree esterne e rivolto unicamente alla tranquillità dell’affaccio nord-ovest, da quello destinato alle funzioni di servizio ed extra-didattiche (gli ambienti interni all’atrio destinati alla ristorazione, all’informazione, ai servizi igienici agli spazi accessori e di supporto adibiti al personale).
La trasparenza e la permeabilità dell’atrio, tanto visiva quanto funzionale, contrapposta alla forte connotazione materica del manufatto sono finalizzate alla chiara identificazione della funzione universitaria.
L’estetica e la logica compositiva giocano sul duplice effetto realizzato dalla trasparenza, dalla luminosità e dalla leggerezza dell’atrio rispetto alla compattezza, alla opacità ed alla “imperscrutabilità” del resto del volume.
A questa logica “estetica” corrisponde anche l’esigenza di attribuire permeabilità verso gli spazi comuni e stabilire relazione con le aree esterne; al tempo stesso corrisponde l’opportunità di custodire e proteggere gli spazi delle aule per la didattica che sono esclusivamente rivolte alla quiete degli spazi verdi e contemplativi compresi tra l’edificio ed i muri di confine.
L’aula garantisce una capienza di 360 posti a sedere, relatori esclusi, e risulta suddivisibile in due aule affiancate lateralmente, ciascuna di 180 posti a sedere. Questa soluzione consente di garantire ad entrambe le configurazioni le medesime caratteristiche e prestazioni di utilizzo in termini di percezione visiva ( corretta visione della cattedra e dei teli di proiezione), confort acustico ed ambientale. La suddivisione dell’aula tramite parete mobile centrale evita che sia necessario spostare impiantistica, arredi ed attrezzature fisse quali cattedra, sedute e sistemi di proiezione.
Le aule sono caratterizzate da pochi elementi individuati per offrire forte connotazione estetica ed elevati valori di confort ambientale; il controsoffitto acustico, la parete di fondo vetrata, le pareti laterali e divisorie anch’esse dedicate al confort acustico, la parete di fondo della cattedra e degli ingressi. Il controsoffitto acustico in cartongesso ad andamento variabile assicura ottime prestazioni in termini di confort, attribuisce valore estetico all’aula e consente di integrare nei punti di intersezione e sfalsamento degli elementi, cosi’ come nel distacco dalle pareti perimetrali, i corpi illuminanti, i sistemi audio e di videoproiezione, la rivelazione ed allarme incendi e l’illuminazione di emergenza. La parete vetrata a tutta larghezza, orientata a nord- ovest, introduce luce diffusa all’interno dell’aula offrendo un affaccio privilegiato – che non arreca disturbo agli studenti essendo posta alle loro spalle – verso il muro di confine in mattoni ed il verde che lo lambisce. Anche la parete mobile centrale sarà realizzata con materiale fono assorbente, cosi’ come le pareti laterali perimetrali caratterizzate dall’uso del colore nero, riproposto anche per i pavimenti in calcestruzzo lisciato al quarzo con trattamento impregnante ai silicati. La parete di fondo dell’aula integra, in un unico materiale e colore, le porte di accesso e di vie di fuga e supporta lo scorrimento dei teli di proiezione e l’applicazione delle lavagne.
L’edificio adotta tecnologie costruttive che abbinano l’assemblaggio in opera di elementi pre-fabbricati e l’esecuzione in opera. Appartengono alla prima categoria i solai in lastre statiche di legno pre-assemblati con interposto materiale isolante, gli elementi strutturali di carpenteria e le tecnologie “ a secco” previste per la realizzazione dei divisori interni, dei controsoffitti e delle contro pareti; sono riconducibili alla seconda categoria le opere di fondazione ( platea) e le murature perimetrali portanti realizzate in c.a. alle quali è attribuita anche la funzione di controventatura a fini sismici, nonché il completamento dell’involucro tramite realizzazione del pacchetto di coibentazione, tenuta all’acqua e rivestimento.
L’edificio è completamente avvolto, salvo le porzioni vetrate, da un unico materiale di rivestimento ceramico che si estende anche alle coperture. Cio’ permette di attribuire maggiore qualità ed enfasi architettonica ad un edificio che, per le consistenze date dal programma funzionale, sarebbe potuto risultare di peso volumetrico insufficiente per garantire l’auspicato corretto rapporto planivolumetrico con l’edificio esistente. Il materiale di rivestimento individuato per l’involucro ( Klinker ceramico nero ) evoca la tradizione dell’architettura Ferrarese e dell’architettura moderna italiana pur adeguandosi ad una tecnologia costruttiva che associa il materiale di rivestimento al ciclo di coibentazione ed impermeabilizzazione dell’involucro in grado di risolvere la tipicità dell’applicazione ( parete e copertura) e gli obiettivi di prestazione energetica prestabiliti.
In prossimità dell’ingresso è stato previsto un rivestimento in vetro retro-colorato e retro-illuminato. Klinker e vetro ( declinato nelle varie soluzioni) caratterizzano l’immagine architettonica dell’edificio ed assolvono al duplice obiettivo di definire una soluzione estetica consona alla natura istituzionale dell’edificio e di offrire una soluzione tecnica innovativa in grado di assicurare durabilità dei materiali e costi di manutenzione contenuti. L’impiantistica a servizio dell’edificio, tanto quella meccanica quanto quella elettrica e di sicurezza antincendio, è stata integrata nelle soluzioni architettoniche cosi’ come l’impianto fotovoltaico collocato in copertura che si integra armoniosamente nella pendenza di falda e risulta cromaticamente omogeneo alla tonalità del materiale di rivestimento.
Dal punto di vista impiantistico l’edificio si compone di due zone distinte e con esigenze impiantistiche molto diverse. L’atrio e gli spazi di servizio saranno climatizzati solo in regime invernale. L’aula, suddivisibile in due unità funzionalmente indipendenti anche dal punto di vista impiantistico, sarà climatizzata sia in fase invernale che in fase estiva. Questa distinzione permette di gestire le due funzioni in modo totalmente autonomo; nell’atrio e per gli spazi di servizio è previsto un sistema di riscaldamento composto da pannelli radianti a pavimento, alimentato dalla rete di teleriscaldamento esistente. I ricambi d’aria saranno garantiti da un sistema di ventilazione meccanica controllata opportunamente dimensionato. Per le due aule è previsto un sistema di climatizzazione (invernale ed estiva) mediante condizionatore autonomo in pompa di calore raffreddato ad aria, formato da unità esterne ed unità interne canalizzate; la distribuzione dell’aria sarà effettuata mediante canalizzazioni e diffusori. Per i ricambi d’aria sono previste due unità di trattamento aria, una per aula. Il sistema così progettato permetterà di raggiungere in breve tempo le condizioni di comfort interno a livello di temperatura, percentuale di umidità e qualità dell’aria garantendo i corretti ricambi d’aria in relazione all’affollamento mediante l’installazione di sonde che rilevano i livelli di CO2. Si potranno cosi’ gestire, in regime invernale, separatamente la zona di servizio e le aule in relazione all’occupazione; in regime estivo si potrà, azionando l’impianto delle aule, provvedere al raffrescamento/condizionamento e ai ricambi d’aria necessari per il funzionamento delle aule stesse.
In abbinamento alle pompe di calore è prevista l’installazione di un campo fotovoltaico. Si garantisce in questo modo l’utilizzo di una fonte rinnovabile preferibile, dal nostro punto di vista, ad altre fonti rinnovabili (ad esempio il solare termico) che non si coniugano perfettamente con le tempistiche d’uso. Il campo solare fotovoltaico sarà dimensionato utilizzato la normativa vigente, incrementando il valore del 10% in quanto trattasi di edificio pubblico: in totale l’impianto dovrà essere in grado di produrre 40 kWp. Per quanto attiene gli impianti idrico sanitari, saranno previsti comandi temporizzati per tutti i lavabi, al fine di evitare inutili sprechi.
Gli impianti elettrici integreranno sistemi bus e domotici che consentiranno il controllo “intelligente” e remoto di tutti gli impianti dell’edificio: permetterà di gestire e controllare gli accessi, i sistemi di sicurezza e quelli legati al funzionamento degli impianti di illuminazione e meccanici in relazione alla protezione e/o guadagno solare, oltre che al sistema di allarme incendio e di evacuazione dei fumi in caso di incendio.
In generale le scelte architettoniche, strutturali ed impiantistiche sono finalizzate al raggiungimento del massimo livello di efficienza energetica che ha significativi effetti sul contenimento dei costi di gestione e sul livello di qualità e di confort degli ambienti. Per il raggiungimento di tali obiettivi il progetto ha dettagliatamente considerato l’orientamento dell’edificio e dei rispettivi affacci, la compattezza dei volumi, l’elevato isolamento dell’involucro (sia per la coibentazione invernale che estiva), e la protezione delle superfici vetrate. Sono state integrati sistemi di ventilazione meccanica con recupero di calore che consentono di ottenere qualità dell’aria interna e minimizzare le perdite di calore dovute all’apertura dei serramenti per la ventilazione naturale. I sistemi domotici associati alle sonde di rivelamento dei parametri delle condizioni ambientali interne permettono di gestire il funzionamento degli impianti in relazione alle condizioni ambientali, alle presenze ed ai guadagni/apporti forniti dagli elementi naturali. Tali scelte hanno permesso da un lato di contenere al minimo necessario l’apporto dell’impiantistica, dall’altro di ottenere un sistema integrato ( involucro/impianti) estremamente efficiente che ha significativi effetti sul consumo delle risorse energetiche sui costi di esercizio e, in definitiva, sulla sostenibilità ambientale.
Il progetto privilegia l’uso di materiali a ridotto impatto ambientale e ad elevata successiva riciclabilità. I materiali di costruzione saranno tali da non comportare impatti e rischi per l’ambiente e l’utenza durante il ciclo di vita dell’edificio. Al tempo stesso essi non dovranno esercitare effetti negativi sull’ambiente, sul contesto e sulla salute degli occupanti e, infine, dovranno essere smaltibili o riciclabili senza causare forti impatti ambientali. Nella scelta dei materiali saranno valutati le diverse fonti disponibili tra cui quelle provenienti da recupero e riciclato e saranno privilegiati i materiali provenienti dal contesto economico di riferimento.
La sostenibilità ambientale si realizza anche nell’uso dell’edificio. Ai fini dell’incentivazione all’uso della “mobilità dolce” il progetto prevede un ridisegno dell’area a parcheggio delle biciclette che si integra nel disegno complessivo delle sistemazioni esterne. Nell’ambito della riconfigurazione delle aree esterne sono stati individuati i punti di raccolta dei rifiuti con separazione differenziata.