NUOVE RESIDENZE A CASCINA MERLATA , MILANO, 2015
con P e L. Luconi, D.Spreafico, E.Caravatti, C.Fumagalli
Principi insediativi: gradazioni e sequenze
Le valenze sia metropolitane che urbane dell’area pongono all’attenzione primaria del progetto questioni legate alla sua natura territoriale. L’area è punto di contatto tra due condizioni opposte: da una parte funzioni commerciali e infrastrutture viabilistiche, dall’altra un’area interna, destinata alla realizzazone di un grande parco. Nella sintesi di questa interrelazione ha luogo il principio insediativo della proposta.
Il programma funzionale è teso a costituire un progetto di scala urbana misurata ottenuto concentrando il volume in pochi elementi alti in dialogo con le direttrici del masterplan. L’intenzione è di portare le qualità del parco all’interno del tessuto residenziale, producendo un sistema di corti urbane aperte sul verde. La collocazione dei fabbricati affacciati sul parco, distingue con chiarezza la gerarchia degli spazi aperti identificando ambiti differenti. Una impostazione planimetrica organizzata per suoli, costituita da gradienti funzionali posti in una sequenza così sintetizzabile.
A_Piastra urbana: soglia minerale.Agganciata al perimetro viario previsto, è una fascia pavimentata, su cui poggiano le quinte abitate. Animata dalle attività commerciali al piano terreno trasformano una promenade su strada in piazza pubblica diffusa.
B_Soglia abitata: intimità e introversione. La disposizione dei volumi determina differenti qualità dello spazio aperto delle residenze. ll graduale passaggio dalla soglia minerale urbana, nel lento procedere verso l’intimità dei propri spazi abitativi, definisce un luogo interno, affacciato sul parco, destinato a coltivare le relazioni di vicinato.
C_Spazio collettivo: shared space. Una fascia di bordo al polmone verde, si frappone alle più intime corti residenziali. Uno spazio condiviso, potenzialmente unitario, previsto come giardino di uso comune in addizione agli ambiti propri di ogni autonomo comparto residenziale.
Articolazione funzionale e caratteri compositivi
I volumi sono estremamente semplici, con un sistema metrico orientato da un modulo (300 cm), applicato sia alla composizione dei fronti che alla maglia strutturale. Gli edifici, partono dalle loro fondazioni, in stretta relazione con la realizzazione dei piani parcheggio, fondamentale presupposto costruttivo che integra aspetti compositivi, e necessità realizzative. Le quinte edificate hanno giaciture tese a raccogliere il migliore orientamento. Raccolte intorno ad una corte centrale, con nucleo verticale esposto in prevalenza a nord, alle abitazioni si garantisce prevalentemente un doppio affaccio. Si definisce un’architettura caratterizzata da pochi elementi, quali i materiali di facciata, gli aspetti compositivi dei fronti e il particolare aggancio funzionale a terra. Un progetto non di mimesi ma di accompagnamento, che in una logica di sobrietà, intende mantenere come primo piano e soggetto della partitura, l’elemento naturale del parco.